Cara Danipa io sono ormai "esperta" di balbuzie....i miei hanno bloccato mio fratello fino a farla diventare una cosa cronica che l'ha penalizzato molto. Ovviamente loro l'hanno fatto in buona fede non sapendo come affrontare il problema. Anche O. ha degli episodi da quando aveva 18 mesi (ora ha quasi 5 anni). Remore dell'esperienza di mio fratello ho sentito subito alcuni centri di esperti.
20 anni fa l'approcio era molto diverso...i mei avevano consultato un sacco di medici, logopedisti...fino ad arrivre a dargli psicofarmaci. Tutto si è risolto con i massaggi di riflessologia plantare e il training autogeno (è da allora che mi sono appassionata alla medicina alternativa:))
La balbuzia di per se ha diverse cause. Ad esempio con O. era dovuta (ed è) ad uno sviluppo intellettivo più veloce rispetto alla sua evoluzione fisica. Non è assolutamente la stessa balbuzia di mio fratello..e lo so distinguo nettamente. Sta dicendo una cosa e ne pensa già un'altra, fa run sacco di ragionamenti.
Da un punto psicologico la balbuzia improvvisa è dovuta a rabbia/aggressività repressa. Ovviamente ci sono anche componenti ereditarie che predispongono.
Purtroppo una cosa che non si dovrebbe mai fare è dirgli di stare tranquillo e riprendere fiato...perchè si sta puntando l'attenzione a come parla e non a quello che dice facendo sentire il bambino "in difetto". Tieni cmq presente che il 70% dei bambini in età prescolare cmq balbetta e solo l'1% lo cronicizza. E' un fenomeno che si risolve spontaneamente se affronato nel modo giusto.
Ti riporto il ricettario del genitore:
1. Parole, gesti, azioni che denotano preoccupazione per il modo di parlare del vostro bambino non lo aiuteranno.
2. Evitate di etichettare il bambino come balbuziente né dovete permettere che altri lo facciano.
3. Stabilite un buon contatto oculare col bambino, che dovrà percepire il vostro interesse e il vostro piacere di ascoltarlo.
4. Parlare all’inizio o durante il discorso di vostro figlio inibisce la sua comunicazione. Parlate alla fine.
5. Offrite un buon modello di linguaggio. Parlate più che potete con il vostro bambino con tranquillità e con una buona articolazione.
6. Forzare il bambino perché parli davanti ad altre persone gli crea stress comunicativo così come pretendere che si esprima oltre le possibilità del suo vocabolario.
7. Fare domande che esigono risposte molto lunghe rischia di suscitare nel bambino un senso di incapacità e di inadeguatezza.
8. Ogni stimolazione eccessiva stressa il bambino e non contribuisce a costruire intorno a lui un ambiente tranquillo.
9. Attraverso gesti e parole mostrate a vostro figlio di apprezzare le sue qualità. Elogiatelo per un disegno, una buona azione, un determinato comportamento, ecc.
10. Se notate che il bambino è preoccupato per il suo modo di parlare, ditegli che quando i bambini stanno ancora imparando a parlare è normale che ripetano alcune parole.
11. Evitate di chiedere al vostro bambino di parlare quando è sotto l’effetto di un’intensa emozione. Il pianto produce già di per sé intermittenza tra parola e respiro. Quando si chiede qualcosa al bambino che piange, per quanto egli cerchi di organizzare i suoni, non ci riuscirà. Balbetterà di sicuro.
12. Evitate di insegnare al bambino dei trucchi per non balbettare. Anche perché non è detto che questi funzionino. E ciò lo farà sentire sicuramente “in difetto” e forse anche “in colpa”.
13. Evitate di completare le frasi del bambino; abbiate pazienza e ascoltate con tranquillità ciò che deve dire anche se ci mette tempo.
14. Evitate il panico ogniqualvolta vostro figlio si blocca. E il panico lo si può trasmettere anche attraverso il linguaggio del corpo: gesti nervosi con le mani, movimenti particolari con gli occhi, sul viso, ecc.
15. Stabilite un tempo da dedicare ogni giorno a vostro figlio per raccontargli storie o parlargli liberamente ispirandovi per esempio alle figure di un libro.
16. Quando il vostro bambino deve andare in qualche posto, avvisatelo prima e ditegli cosa succederà e quali persone incontrerà. Evitate che rimanga in ansia senza sapere dove andrà e con chi giocherà.
17. Se è un giorno propizio in cui vostro figlio sta balbettando poco o per niente, fate in modo che abbia anche maggiori opportunità di parlare. Per esempio: spegnere la TV per fare un gioco con le marionette, raccontare storielle, visitare un amico, fare piccole commissioni, ecc. Esplorate in tutti i modi la sua fluenza.
18. Se è una giornata nera in cui il bambino sta balbettando molto, sistemate ogni cosa in modo che egli abbia poche occasioni di parlare. Per esempio: è raccomandabile vedere la TV, andare al cinema, ascoltare storie e canzoncine dallo stereo, ritagliare o incollare figurine, disegnare, ricostruire i puzzle... Contenete in tutti i modi la sua disfluenza.
19. Fate solo domande necessarie e che richiedano risposte brevi.
20. Inventate giochi sulle note di un canto fatto in coro o giochi in cui il bambino vi imita e ripete quello che voi dite, con una certa lentezza e una buona articolazione.
21. Guardate il vostro bambino negli occhi mentre parla, mostrandovi sereni e attenti a ciò che dice.
22. Il miglior modo per non far notare che state facendo attenzione alla sua balbuzie è mostrarsi molto più interessati a quello che il bambino dice, piuttosto che a come lo dice.
Ho anche un libro dedicato alle balbuzie in età prescolare per operatori che mi hanno dato al centro ( posso tranquillamente inviartelo per mail se vuoi (le copie sono libere).
Spero di esserti stata utile
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