Innanzitutto la figura di Geppetto: povero vecchio, totalmente dedito al "figlio" scapestrato, secondo la visione tradizionale. Ma all'inizio, quando si mette all'opera per costruire Pinocchio, i suoi intenti sono tutt'altro che nobili: vuole costruirsi un burattino che canti e balli per girare le fiere e diventare ricco! Che è poi la motivazione più o meno inconscia di molti genitori quando procreano: vogliono il piccolo genio (o la piccola bambolina) da mostrare in giro.
Trovo interessante questo continuo parallelo bambino-burattino: non sono riuscita a capire se fosse un parallelo voluto da Collodi per far riflettere sulle nostre (errate) aspettative genitoriali: da un lato vorremmo poter controllare i bambini come fossero burattini, dall'altro li vorremmo intraprendenti ed "autonomi" al più presto.
Poi, di fatto, questo burattino-bambino è dotato per sua fortuna di notevole iniziativa: e, posto di fronte alla scelta fra andare a scuola e andare insieme ad altri burattini, sceglie la seconda opzione; ma non tanto perché "cattivo", semplicemente lui è attirato dai suoi simili: segue la sua natura di burattino!
Il grillo parlante, poi, che dovrebbe essere l'anima, la coscienza, ecc., in realtà viene eliminato subito, (quasi "interiorizzato", direi) e tutto quello che Pinocchio impara durante le sue vicissitudini lo impara solo... facendo, e sbagliando; a me pare proprio che il messaggio sia il contrario di quello comunemente creduto: per crescere, non serve seguire i buoni consigli, ma "buttarsi", sbagliare, rimediare, insomma vivere.
La fatina, poi: c'è una chicca che la riguarda ed è l'ultima riflessione che ho fatto, la più recente. Cosa dice Lucignolo per convincere Pinocchio a disubbidire, quando questi dice che sennò la fatina strilla? (cito a memoria) "Lasciala strillare. Quando avrà strillato ben bene, si cheterà".
Ma questo non è che il famoso metodo Estivill applicato alle mamme!!!! Solo che questa frase, rivolta da figlio a madre (che poi Pinocchio non era manco figlio della fatina, vabbé, ma i ruoli son quelli) suona come ignobile, rivolta da madre a figlio suona "educativa"...

Mi piacerebbe rileggere il tutto daccapo, re-interpretare personaggi quali Mangiafuoco, il Gatto e la Volpe, Lucignolo, ecc., sono sicura che qualcos'altro di interessante salterebbe fuori, anche se non sono sicura che tutto il quadro sia poi coerente e sia davvero anti-PN. Voi che dite? Avete notato qualcos'altro del genere?
Silvia