Cara Juliette,
ti racconto questa storia dell'anno scorso (Carlo 8 anni, Pietro 6). Dialogo tra Carlo, Pietro e un compagno di Carlo. Pietro: sai, quando il papà è via noi dormiamo con la mamma. Compagno: che fortunati! Per dire che ai bambini quasi sempre piace dormire con la mamma

e gli piace anche alle elementari

Questo per sorridere un p' insieme. Di voi mi pare di capire un tuo bisogno di normalità, anche di assimilazione alle altre famiglie che, nella loro normalità, prevedono la distinzione dei letti di adulti e bambini e offrono per lo più ai bambini uno spazio tutto loro, preservando anche uno spazio esclusivo per i grandi. Insomma, è come se nella mancanza di una cameretta o di un letto per la tua piccola tu sentissi l'assenza di qualcosa di simbolico che ti aiuta a sentirvi meno diverse? se è così, o in parte così, posso mandarti un grande abbraccio solidale?
Quanto ai bisogni di tua figlia e ai tuoi (concordo che ci devono essere sempre anche i tuoi nel bilancio familiare, se non adempiuti, riconosciuti almeno), ne terrete conto nel tempo man mano che si presenteranno e vedrai che troverete delle soluzioni efficaci. Chi lo sa che vi aspetta? Io vi auguro un enorme letto a baldacchino a testa così, visto che sarà certo di un buon ingombro, se non vi piace lo buttate e ci mettete tanto altro che vi piace
Alla fine quello che sto cercando di dirti è di non sentire le tue scelte di accudimento come stravaganti e criticabili perché critica, rispetto a quella di una famiglia con due genitori, senti la condizione della tua famiglia. Quelle scelte comunque dicono di te ed esprimono il tuo modo di essere mamma. E quella mamma sei tu e lo saresti stata anche se il papà della tua bimba avesse deciso di restare con voi. Non lo credi? Sii fiera di ciò che fai per il bene di tua figlia, di ciò che vi fa felici, che vi rende connesse. Tante famiglie normali non hanno purtroppo il bene della connessione che ci descrivi tu parlandoci di voi.