nei racconti di nascita di NTIS, l'aspetto che mi ha fatto spesso riflettere é il sottotitolo, che dice che la nostra indole é stata influenzata da come siamo venuti al mondo. Ecco, io 2 anni fa mi sono inferocita come poche volte mi é successo in vita per difendere il mio taglio cesareo che per qualcuno (ora so benevolmente e positivamente) era un modo piu' problematico per il bambino di venire alla luce. Io che ho lottato per quella gravidanza, che ho sperato fino alla fine che si girasse, ma che in fondo non mi importava poi molto di come nasceva, l'importante era che nascesse! Ho visto un attacco in quelle parole e mi ci sono scagliata con tutte le forze...ora, se ne avessi la possibilità, riparlerei con quelle persone per dire loro che ho elaborato e capito quello che intendevano.
Io sono nata dopo il termine con il cordone ombelicale attorno al collo, sono viva per miracolo, ho passato giorni in tenda ad ossigeno...non voglio cercare di riversare solo su questo il mio difficile rapporto con mia madre, ma sento che un po' ha influito su questa mia indole un po' distaccata dal mondo.
La mia piccola é nata 3 anni, facevo il conto alla rovescia, aspettavo con un misto di preoccupazione e trepidazione il giorno prestabilito, non mi sentivo mamma e mamma lo volevo essere a tutti i costi. Il mattino del cesareo il mio compagno mi ha fatto una foto, ero la gioia fatta persona alle 6 di mattina con quel faccione arrossato che mi ritrovavo.
Quando é stato il momento di andare in sala operatoria mi sono sciolta, li' ho realizzato che stava per succedere davvero, non riuscivo a smettere di piangere, tremavo e piangevo.
L'operazione é stata splendida, una fantastica infermiera mi spiegava quello che stava succedendo e dopo pochi minuti mi dice "eccola sta arrivando", l'hanno sollevato oltre il telo, urlava come un'aquila, me l'hanno posata un attimo sopra ma poi l'hanno portata via.
Sono sempre sincera con voi e anche questa volta voglio esserlo dicendovi che non mi sono innamorata a prima vista, non voglio sembrare insensibile, ma la sensazione era che non facesse parte di me. Non ho ricordi di quando me l'hanno portata in camera e attaccata, effetto anestesia. Ho passato i giorni in ospedale con una grande tristezza addosso, non avrei voluto vedere nessuno. C'ho messo un po' a realizzare di avere una figlia che aveva bisogno della sua mamma e che voleva la sua mamma, inizialmente mi sembrava un manuale non pronto all'uso, mi sentivo la piu' incapace delle madri...eppure anche la piu' incapace e insicura ha conquistato giorno dopo giorno sempre piu' sicurezza, si é innamorata giorno dopo giorno di quella creaturina minuta, di quell'amore travolgente che voi tutte conoscete cosi bene.
Ci siamo conosciute piano piano io e la mia piccola, abbiamo recuperato gli inizi un po' faticosi, una nascita un po' freddina ed asettica, un post-parto faticoso, un allattamento problematico...sto cercando di darle tutta quella sicurezza che all'inizio non avevo, di darle fiducia ed attamento. E sono rinata anch'io con lei...