Buongiorno a tutti,
si pensa sempre di essere soli quando vivi certe situazioni, allora pensi di essere un diverso, un bambino diverso,
tutti gli altri sono amati dai genitori perche' io no? perche' nessuno mi vuole bene? poi cresci con le tue paure insicurezze,
con la bestia nel cuore che ti uccide tutti i giorni di piu', .......provi a parlarne con gli altri ma la risposta e':" sei tu che esageri, sei tu che fai la vittima e ringrazia Dio che tu hai i genitori, c'e' chi non ha nessuno"......E allora ,stando male
fino a morire di solitudine, preghi tutti i giorni: "speriamo succeda qualcosa ,speriamo che qualcuno muoia, speriamo che mi venga qualcosa e che muoia io, la morte deve essere meno dolorosa di quest' incubo continuo...... Sono cresciuta (con la sensazione di sentire il freddo dentro, me la ricordo benissimo), chiedendomi se la sbagliata ero io oppure la mia famiglia erano tutti contro di me due genitori 2 fratelli maschi, una sorella piu' grande, ma solo io ero la peggio di tutti, la meno intelligente, la ribelle quella che da' tanti dispiaceri alla mamma, povera mamma, "dopo tutto quello che ha fatto per te.....tu ce l'hai sempre con lei...."Ricordo le notti passate a piangere, le volte che mangiavo per non sentire il vuoto che cercavo di riempire con il cibo e poi vomitavo per i sensi di colpa, ricordo gli urli dei miei, ricordo le infedeltà' di mio padre, delle quali mia madre ci faceva sempre partecipi nei minimi dettagli, insultando questa figura paterna fino alla distruzione totale. Ricordo l'ultimo innamoramento di mio padre e lui che ci voleva lasciare......... Ed io speravo se ne andasse.......torture gratuite per un bambino.
in realta' io dicevo la verita' sempre, quello che pensavo di lei, di loro, che i genitori devono sostenere ed amare i propri figli, che io avrei agito come ritenevo opportuno sempre con la mia testa,dicevo a mia madre di non insultare sempre mio padre quando non c' era perché' lui era meglio di lei ed io lo amavo. Sono l'unica che ha smesso di praticare la chiesa a 16 anni creando scandalo in famiglia.Da adolescente ho cercato le risposte alle mie domande sui libri di psicologia appassionandomi molto e con il primo stipendio a 19 anni ho cominciato una terapia durata quattro anni con una brava psicoterapeuta.
Da allora la mia vita e' cambiata, ho trovato un marito, padre, compagno amico , insomma la persona ideale per me che mi ha riempito di attenzione e amore. Mi ha insegnato l'amore che non conoscevo. Abbiamo avuto due figli maschi ormai di 16 e 19 anni la mia gioia, la mia vita, la mia rinascita, la seconda opportunita'.....Loro mi hanno insegnato ad essere madre, con loro ho ripercorso tutta la mia infanzia utilizzando, solo un sentimento empatia........
solo per loro, con loro, nel loro rispetto sempre. Una mia amica mi dice che mi invidia per l'amore incondizionato che provo per i miei figli e che solo parlando di loro mi si illuminano gli occhi anche se mi possono dare problemi io mi metto a loro disposizione sempre, cosa che lei non prova per le sue figlie perché' le vorrebbe diverse dice.....
La mia infanzia e' stata orribile, Essere madre molto difficile, imporsi di essere contenitore
e non essere mai stata contenuta da piccola e' stato difficilissimo, il terrore di essere una cattiva madre, che da me poteva venire fuori solo cose negative, anche mia madre mi diceva sempre che ero una cattiva madre, che avrei rovinato i miei figli, che dovevo darli a lei.....
Io mi sono sempre imposta di crescerli solo con mio marito cercando di tenere loro sempre lontani. Le violenze non sono finite una volta nati loro, visto che non davo loro la possibilita' di gestire i miei figli mi hanno fatto cose indescrivibili, ma io sono sopravvissuta anche se provavo un grande senso di colpa per averli allontanati, fino a quando parlai di tutta la storia con la mia pediatra, la quale mi disse che non avevo nessun obbligo nei loro confronti e che mi ero allontanata per proteggere i miei bambini e di non farli mai vedere loro da soli.
Poi ho scoperto Alice Miller che con i suoi scritti ha confermato quanto pensavo, e messo a tacere per sempre quel senso di colpa pesantissimo che nel tempo mi ha creato attacchi di panico curati e sconfitti. Che dire ....sono una donna felice con una famiglia stupenda condivido tutto con i miei figli se loro hanno bisogno di me altrimenti li osservo in silenzio e tutti i giorni dico a mio marito che sono bellissimi nella loro complessità', nella loro diversità,' nella loro intelligenza ed io li stimo e li rispetto moltissimo qualsiasi cosa vorrano fare, cercando di sostenerli sempre e aiutandoli a spiccare il volo . Dei miei penso che se venissero da me, mi abbracciassero e mi chiedessero scusa anche solo una volta, io dimenticherei tutto perché' quello che brilla oggi con i miei figli e' un rapporto costruito sulle macerie mattone dopo mattone , a testa bassa con tanta fatica (sempre supportata da mio marito), e tante volte quando ho sbagliato, perché' con loro a volte nel corso di questi anni ho sbagliato tanto, ho sempre chiesto loro scusa e parlato sempre di cio' che era successo facendo chiarezza. Il bambino e' un piccolo adulto delicato e sensibile va' rispettato sempre, quando il bambino diventa adulto ti restituisce tutto l' amore donato centuplicato, perché' l'amore e' come un boomerang torna sempre indietro con una forza incredibile quando meno te lo aspetti. Grazie a tutti voi per avermi ascoltata