Effi hai espresso dei pensieri bellissimi e commoventi!
Avrei tanto voluto conoscervi prima, questo é il pensiero fisso che ho, certi aspetti del parto e dei primi giorni e anche mesi con C. sarebbero stati diversi. Non posso tornare indietro e probabilmente nemmeno avere altri figli, peccato, avrei tanto voluto "rifarmi" di certe scelte e avrei tanto voluto dare ad un ipotetico secondo figlio quello che non ha avuto C. all'inizio.
Ho fatto TC perché C. era podalica, ma ad essere sincera non ne ho fatto una tragedia. Il giorno del parto dire che ero emozionata é dire poco, quando finalmente mi hanno messa sul lettino per portarmi in sala operatoria ho cominciata a piangere come una fontana, era arrivato davvero il nostro momento. La spinale l'ho detestata, tremavo come una foglia dal freddo e dall'emozione, ma poi l'anestesista ha cominciato a parlarmi dolcemente, a descrivermi quello che stava succedendo, a chiedermi che nome avevo scelto per la piccola. Ad un certo punto un'infermiera mi dice: "eccola eccola che arriva, oh ma é una bambolina" ed il dottore la solleva e me la fa vedere.
Poi ho un vuoto e di questo mi dispiace un sacco, ricordo di essermela trovata attaccata al seno.
Contrariamente al ricordo bellissimo del parto, il dopo-parto lo ricordo con angoscia: una tristezza che mi ha pervaso e che mi faceva trattenere le lacrime a stento per qualsiasi cosa, lo scarso trasporto che sentivo per C., non la sentivo "mia", non provavo questo amore travolgente di cui tanti mi avevano parlato, non la sapevo lavare, non la sapevo vestire, non la sapevo ninnare, non la sapevo attaccare. Ho trascorso la prima notte con lei nel letto perché io non mi potevo muovere, con il timore di chiamare qualcuno del nido per paura di non essere una brava mamma. Solo qualndo C. cominciava a piangere e non riuscivo a farla smettere arrivavano, la portavano via, la cambiavano o la lavavano e me la riportavano. 3 giorni e 3 notti in cui non ho quasi mai chiuso occhio, non vedevo l'ora di andarmene. I miei familiari che non hanno avuto alcun rispetto della mia voglia di solitudine, erano li a tutte le ore a darsi il cambio per trastullare C.. In ospedale hanno cominciato con l'aggiunta di LA perché C. era calata troppo, poi non faceva la cacca e l'ultimo giorno di degenza all'ennesimo "problemino" con mille persone in camera sono scappata con C. al nido e li' sono scoppiata a piangere..e finalmente un'infermiera si é presa carico di tutta la mia angoscia e dicendomi "non preoccuparti, sei una buona mamma, si vede che ce la metti tutta" e ha cominciato con discorsi empatici e mi ha fatto vedere come attaccare meglio la bimba e altri trucchetti. Ma come tante persone riescono a farti sentire inadeguata a volte (anche tra i propri conoscenti) sarebbe da parlarne...
Per quanto riguarda il taglio, in piedi il secondo giorno, dolori tanti, non riuscivo a ridere, a sedermi sul...poi a casa é andata meglio, ho portato la fascia elastica per parecchio, sono rimasta insensibile nella zona della cicatrice per quasi un anno e l'idea del sesso i primi tempi? Orrore