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quando è la mamma ad avere poca autostima • Non togliermi il sorriso

quando è la mamma ad avere poca autostima

quando è la mamma ad avere poca autostima

Messaggioda occhidolci » lunedì 21 agosto 2017, 10:54

Salve a tutti.
Sono nuova del gruppo. Ho una bellissima bimba di quasi 5 anni ed il mio problema è che il più delle volte non so come reagire ad alcuni suoi comportamenti che mi feriscono. La mia bimba "mi ferisce", ""mi sento offesa", "mi addolora", come se i suoi comportamenti per me significassero: non sei una buona madre, non sei capace, non mi vuole bene.............
Lo so perfettamente, razionalmente, che è pura follia pensare questo, ma analizzando fino in fondo cos'è che mi fa reagire male, purtroppo, è proprio questo il pensiero. Ed è evidente che non dipende dalla mia bambina, ma da una mia bassa, bassissima autostima, perchè un bambino per quanto difficile, non può mandare così in crisi una madre. Eppure è così. E so che le mie reazioni sono assurde, fuori luogo, divento bambina. La mia reazione ad un suo no quando non c'è più modo per contrattare, ai suoi CATTIVA, urlati così per sciocchezze, è di lanciare una minaccia a caso, tipo se non fai questo non farai quell'altro, oppure di andarmene a chiudermi in camera da letto e ignorarla. Quando riesco, mi riprendo dopo poco, ma a volte il nervoso mi resta addosso per le giornate intere... e so che è tutto sbagliato. E non so come fare. Le sto facendo male, non fisicamente, quello no, ma psicologicamente si... e ho paura di provocare anche in lei i danni dell'autostima inesistente. E, si, mi sento una pessima madre.
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Re: quando è la mamma ad avere poca autostima

Messaggioda Effi B. » venerdì 25 agosto 2017, 18:28

Benvenuta occhidolci. Se come dici tu hai poca autostima, non ti riconosci il tuo giusto valore, fai dipendere dagli altri il sentirti in armonia con te stessa, credo proprio che alla tua bambina la cosa non piaccia per niente. La sua mamma è per lei forse la persona più cara e preziosa al mondo e, anche se certo alla sua età non ha consapevolezza di ciò che prova, certo ha bisogno di sentire che la sua mamma si apprezza, sente viva in sé la propria dignità e il suo valore. Quella dignità e quel valore la definiscono, le riverberano la sua dignità e il suo valore di piccolo essere umano, perché lei è la bambina di quella mamma.

Quindi si ribella. Un po' lo farà semplicemente perché ha l'età che ha e sta crescendo e si comporta da bambina, reagisce con clamore, si oppone, strepita, irrigidisce. Anche a te, ci dici, viene da fare così dopo. Quindi cadi un po' nella trappola di dare conferma a certi suoi comportamenti con i tuoi: quando si è in crisi, si fa così: si minaccia, si ingaggiano prove di forza, si ignora o alza la voce. Non è pessimo sai cara? E' solo il meglio che ti viene da fare in quei momenti. E ne sei consapevole. E vuoi che il tuo meglio sia altro.

Quindi vorrei dirti che io leggo di una bambina fortunata con una mamma che le vuole bene e si impegna per essere la migliore mamma possibile anche mettendosi in discussione. Fare questo dal mio punto di vista è fare un grande dono ai propri figli.

Non voglio sminuire la difficoltà che affronta la tua piccola nello stare insieme quando le cose si intoppano e voi due non vi capite più. Difatti protesta forte lei. E lo può fare perché tu comunque lasci uno spazio di espressione a ciò che prova, anche se è scomodo averci a che fare. In tutto questo ci sono ottime premesse perché voi riusciate a stare meglio insieme. Non è facile, certo, e ci vuole fatica. In numerosi qui abbiamo ormai bambini di qualche anno di più e ce lo ricordiamo come era dura certi giorni coi no, i lanci, i morsi e il vario repertorio che ciascuno dei nostri piccoli sapeva mettere in scena. Se vuoi possiamo pensare insieme a situazioni complicate tipiche che ti trovi ad affrontare e darti la testimonianza di ciò che può essere capitato a noi.

Ma c'è un'altra cosa che vorrei dirti. Leggendoti mi è venuto questo pensiero: che cosa accadeva a questa mamma da bambina? quanto si prendeva lei cura della serenità della sua mamma o del suo papà facendo la brava bambina? come si affrontava il disaccordo nella sua famiglia e che cosa le hanno insegnato i suoi genitori? In questo forum è inevitabile farsi delle domande sulle proprie vicende infantili per capire che tipo di genitori siamo e possiamo e vogliamo diventare. Riconosco in te lo stesso cammino che sento di aver fatto io e in cui mi hanno accompagnato tante persone che leggono queste pagine e vi scrivono. Se hai voglia di parlarci anche di questo, siamo qui.

Ancora benvenuta
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Re: quando è la mamma ad avere poca autostima

Messaggioda occhidolci » sabato 26 agosto 2017, 21:09

Ciao effi. Grazie per la risposta. Vi leggo da molto tempo , un po' vi conosco e so quali domande e quAli percorsi cercate di fare. Io ti dico che so benissimo che mi ritrovo spesso a pensare a me bambina. E purtroppo la dinamica che si innesca è proprio la stessa di quando ero bambina e... Ti dirò. .. Anche di adesso che sono donna. Con mia mamma. Il mio dolore più grande è avere la continua conferma da lei che non si sente mai amata abbastanza. Per quanti sforzi e dimostrazioni io voglia fare, si finisce sempre a fare tragedie per niente e con la considerazione/sentenza finale che per me lei non conta niente. Ed io soffro. So che è una dinamica perversa ma ci soffro lo stesso. E odio il pensiero di stare innescando lo stesso meccanismo con mia figlia. Darle il fardello che sua mamma non si sente amata da lei. Che lei non ama abbastanza la sua mamma. È un pensiero osceno. Razionalmente lo so perfettamente. Eppure quando si creano le situazioni difficili in me scatta quel meccanismo automatico... Stomaco che si chiude, respiro che si mozza in gola. Incapacità totale di gestire la cosa in modo normale.
Lo so che è così. Perché poi, per fortuna a, non va sempre così. Ci sono giorni di maggiore connessione in cui tutto va a meraviglia, in cui gli stessi momenti di crisi si risolvono con una presa in braccio ed un po' di parole dolci. E la mia bimba si scioglie i.mediatamente. lei è tanto disponibile con me (che frase assurda vero?) sa essere tanto ragionevole quando io reagisco normale e non come una bambina... Ecco, scusa ora mi viene da piangere... A pensare che spesso è lei che aiuta me a calmarmi.... E mi chiede con la voce spaventata mamma quando ti tranquilizzi?
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Re: quando è la mamma ad avere poca autostima

Messaggioda Emy » domenica 27 agosto 2017, 3:54

Come sempre Effi è illuminante :)

Io ti posso dire che ti capisco
Trovo importante che si comprenda razionalmente dove sta il problema
Ma fa ancora più nervoso.... E ci si sente ancora più incapaci
Cosa manca per arrivare lì dove voglio andare? O come mi voglio comportare? Eppure dovrei saperlo...!
È come avere una scala a cui mancano i gradini iniziali

I gradini iniziali sono la parte emotiva che deve crescere così come è cresciuta quella razionale
O meglio ... La consapevolezza deve crescere
Se non altro conosci la meta
La tua parte razionale conosce il goal ,
A questo punto può farti lei da mamma :)
E può guardarsi dentro , quella bimba spaventata nel non essere amata e può dirle di non preoccuparsi...può abbracciarla, può dirle che ora è grande e le risorse che servono le può trovare.

Detta così può sembrare un po schizofrenica la cosa ma è importante coltivare il proprio dialogo interno e lasciare il giusto spazio alle sensazioni che arrivano.

Ma siccome certe cose non si possono inventare da zero proprio del tutto, quello che puoi fare è affiancarti ad un altra mamma... O ad un altro genitore semplicemente
Un genitore che possieda dentro la sua parte emotiva quella consapevolezza emotiva che tu senti che ti manca ed osserva...., ascolta,
Ascolta con il corpo il senso che trasmette
Sarebbe ideale che riuscissi a catturare il momento in cui da al figlio le risposte che a te non vengono perché precipitano nel vuoto interno che hai in quel punto... Ma magari puoi trovare anche solo situazioni simili. O te lo può trasmettere mentre parlate di questa situazione.
Attraverso il monitor, con la scrittura è difficile passare questo senso.
Hai già dentro i pezzi del puzzle che ti servono solo che devono essere riattivati e li puoi ri attivare per assonanza

Perché molti anni fa quella bimba che hai dentro aveva un sacco di autostima...devi trovare i rami che nella tua vita hai potato e farli rifiorire
Ti hanno fatto una grande ingiustizia insegnandoti a pelle che c'era solo quel modo di stare madri e figlie
E hai dovuto potare i rami che invece potevano crescere

Provo comunque a dirti quello che la tua parte razionale già sa, può essere che un altro canale esterno arrivi meglio del canale interno.
Intanto non è per niente male che tua figlia possa dirti quelle cose, significa che sente che c'è margine e può essere se stessa... Non è troppo tardi e non hai ancora rovinato niente :mrgreen:
Tua figlia sta chiedendoti delle reazioni, una risposta...
Sta chiedendoti se può essere amata anche se ti allontana, anche se si comporta male...
No non sta chiedendoti di appoggiare il suo comportamento ma solo che possa comunque sentirsi amata
Ovvero se dentro di te puoi ospitare e accettare che il comportamento umano possa essere anche così , che lei possa accettare di sè anche di essere rifiutosa :)
Tu accetti che la bimba che hai dentro possa essere rifiutosa?
Tua figlia ha diritto di avere un genitore che non si fa spostare dal proprio figlio quando ha reazioni emotive
Perché il genitore ora è grande , non è più quel bimbo impaurito che non sapeva come fare.
È importante che ricordi cosa succede quando sei arrabbiata
Dici frasi che non vorresti dire , hai reazioni forti... O che non ti riconosceresti di solito...
Vorresti che gli altri sopravvivessero a tutto questo, vorresti che gli altri fossero un po cuscini in modo che la tua rabbia possa uscire senza tutti i filtri sociali.
Non sto dicendo che si possa usare gli altri come sacco da boxe ma che si possa non andare in pezzi se succede e si possa aiutare l altro a calmarsi e a rendersi conto che non è proprio il comportamento ideale
Se scivoli nel tuo vuoto non riesci ad aiutare tua figlia
In quel momento la te razionale può ripeterti la storia del " quando si è arrabbiati non si sta tanto a guardare quello che si dice"...
Poi abbraccia quella bimba dentro che ha paura di non essere davvero amata e dille che non è così , però prima devi accettare la paura di non essere amata, riconoscere che sia stata fatta una ingiustizia nel rapporto che si è avuto con i propri genitori e ascoltare cosa ne viene fuori


In alternativa ci sono figure professionali che possono sostenerti e farti ritrovare il senso che cerchi.
Emy
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Re: quando è la mamma ad avere poca autostima

Messaggioda Effi B. » domenica 27 agosto 2017, 10:19

Non so che effetto abbia fatto a te emy, occhidolci, a me leggerla fa sempre bene (tanto che avevo scritto affetto per effetto : Love : ). Mi fa fare manutenzione emotiva ogni volta. E certo - parto dalla chiusa del suo messaggio - si può scegliere di cercare qualcuno che, con competenze professionali, ci aiuti a guardarci dentro e a sentire i sentimenti e i bisogni che custodiamo dentro di noi. Tante volte pensarlo fa temere di doversi vedere come patologici e da curare, ma non è questo: è dal mio punto di vista piuttosto un essere responsabili della difficoltà che si sta affrontando, un cercare di prendersi cura in modo adulto di quel lavoro cui accenna Emy di diventare genitori di noi stessi dove i nostri genitori non sono riusciti a esserci. E non farlo da soli. Non sempre le persone adulte che abbiamo intorno riescono o vogliono sostenerci in questo: la sofferenza intima che ha radici nell'infanzia pesa sul cuore, si stenta ad accogliere in sé quella altrui con la nostra, si cerca a volte di liquidarla così come con la propria. Col rischio di rinnovare la solitudine di quei bambini di un tempo. Tante volte il peggio di noi arriva non a caso quando è in crisi la connessione con gli adulti per noi importanti. E che c'è di strano che poi la si riversi nella relazione con chi invece resta, presente e disponibile con noi, i bambini?

Perché i nostri figli sono con noi anche quando ci sdegnano, si oppongono, ci fanno penare. I bambini non ci lasciano mai davvero soli. Piuttosto appunto ci fanno penare. Ed ecco che noi, lì con loro, col nostro scrigno della fatica e del dolore che si apre, a loro consegnamo ciò che sentiamo agitarsi in noi con forza per il bisogno che ha di essere ascoltato. La voce si alza, si può fare stridula, le parole dure, i muscoli si tendono, le mani si agitano per l'energia che rigurgita. E quella voce, quelle mani possono fare male. Però non è quello che vogliamo fare. Ai nostri tesori più preziosi? Noi? No, cara, non si vuole fare del male. Si soffre e si vivono impulsi molto forti, più forti delle nostre capacità di accudire e proteggere. Anche perché quelle capacità di accudire e proteggere si sono formate nell'esperienza che abbiamo fatto con i nostri genitori ad accudirci e proteggerci.

Riflettere su queste cose non è giustificarsi. Qui nessuno si è mai assolto quando coi propri bambini ha passato il limite di ciò che fa male. E' un lavoro di consapevolezza che fa crescere e rende responsabili riguardo a ciò che siamo e portiamo dentro di noi.

Tu non sei la tua mamma (anche lei la potremmo comprendere, senza giustificarla, e così a ritroso). Tu sei la bambina di cui ho letto col cuore stretto. Lo stomaco che si chiude, il respiro mozzato, quanto saranno stati anche della piccola te che non poteva capire come mai la mamma non era contenta, non era salda per lei, chiedeva in mille modi impliciti ed espliciti che la rassicurasse? E il dramma che io vedo, ormai l'ho visto tante, troppe volte, è che quelle rassicurazioni, avesse potuto vederle, tu gliele davi certo tutte, aveva in te l'amore più grande che avesse mai ricevuto nella sua vita. Solo che il suo sguardo era sempre volto altrove e di lì permaneva il non-sguardo. Vale ora anche per te? Si sente nelle tue parole quanto ti manca lo sguardo di tua mamma che ti guarda e si appaga. Si sente come le vuoi bene e hai bisogno di lei. E io sono qui che leggo uno schermo, non ho il bene di poterti vedere con gli occhi e toccare con la mani. Eppure succede. La senti la tenerezza che merita questo tuo bisogno che langue? Si parte anche da qui per spezzare la tradizione di certa eredità.
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Re: quando è la mamma ad avere poca autostima

Messaggioda Emy » lunedì 28 agosto 2017, 7:22

L effetto è di una persona molto cosciente e in grado di osservarsi... Il suggerimento finale era come per quello che intendi te, la possibilità di un riscontro, di uno specchio ... In cui parli e si materializza ciò che avevi sempre visto , perche passando per l umanità dell altro diventa una forma assimilabile finalmente
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Re: quando è la mamma ad avere poca autostima

Messaggioda occhidolci » giovedì 7 settembre 2017, 9:36

Grazie per le risposte. Le ho lette e come sempre riuscite a fare, mi sono calmata io e tutto è andato un poco meglio. Sto riflettendo molto e appena avrò un momento più libero tornerò a rispondervi meglio.
Dopo diversi giorni passati lisci, ieri però è di nuovo precipitata la situazione, quel montare della rabbia in me che spaventa per prima me... ecco sto per dire cose di cui mi pentirò... Mi dico allontanati... evita... purtroppo in quei momenti di crisi è la mia bambina che mi viene dietro e non mi consente di sbollire neanche 30 secondi. Chiaramente non capisce e non accetta che nel momento di crisi la mamma si allontana... Ha bisogno di me... E così faccio una enorme fatica a calmarmi. Come si fa quando la bimba non ne vuol sapere di stare un attimo in stand by?
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Re: quando è la mamma ad avere poca autostima

Messaggioda Effi B. » giovedì 7 settembre 2017, 21:53

Bisognerebbe non essere troppo spesso sole...

Ti abbraccio (contenta che le cose siano andate meglio, questo valorizzalo come merita)

:abbraccione
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Re: quando è la mamma ad avere poca autostima

Messaggioda emme » venerdì 6 ottobre 2017, 17:29

Leggero tutto meglio e con più calma.. ma mi ha colpito il tuo messaggio perché anch'io con mio figlio mi sento sempre così, giudicata dai suoi comportamenti di bambino. Mi leggerai spesso in giro sul forum se cerchi negli anni indietro, e questa cosa me la porto dietro da tanto.
Ti chiedo una cosa che non c'entra direttamente. Come è stata la vostra nascita? Tua e della tua bambina intendo.
Vedi io due anni fa ho partorito la mia seconda bambina, con un meraviglioso vbac. Questo mi ha messo in pace con tutto il passato e vedo che con lei questo senso di inferiorità rispetto agli altri non ce l'ho. Sono sicura di noi anche se lei corre dalla nonna, cosa che con il fratello ancora mi manda in crisi. Abbiamo avuto un inizio stupendo che mi ha dato tanta sicurezza, cosa che la nascita innaturale del primo bimbo non mi ha dato, e anzi mi ha creato tanti sensi di colpa e di incapacità.
Forse ho detto cavolate ma volevo cmq dirti la mia esperienza
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