Carissim*,
ma come fate voi con le scene epocali del "Lo voglio!"?
Ieri esco tranquilla con mio figlio, 4 anni. Incontriamo un'amica con relativo e coetaneo figlio, che ha sempre con sè quando esce uno zainetto colmo di giochi, sempre nuovi, sempre diversi.
Tira fuori l'aeroplanino all'ultima moda, mio figlio chiede di vederlo e giocarci un po', l'altro a malincuore lo cede... Dopo una decina di minuti lo rivuole, il mio lo vorrebbe tenere... Insomma si entra in lotta di potere, lacrime e pianti e via... "Lo voglio andiamo a comprarne uno uguale lo vogliooo dove lo vendono andiamo mamma andiamo subito a prenderlooooo" etc etc
Torniamo a casa, si sfoga, lo consolo, (Oggi i negozi sono chiusi, è festa, e comunque non lo compreremmo perchè non ci serve, hai già tanti giochi ovvero --- elenco), tutto passa e poi nel pomeriggio mi chiede persino di fare pace (anche se io, miracolosamente, ero rimasta molto tranquilla per tutta la sceneggiata accogliendo il suo dissenso, pur se irremovibile nell'acquisto mancato), o comunque insomma si scusa a suo modo per l'accaduto.
Però rimane che il momento, mentre lo viviamo, è davvero brutto: lui soffre molto, pieno di rabbia e dolore, io idem ma non ritengo giusto cedere all'acquisto.
La cosa si ripete non sempre ma comunque spesso, quando vede altri bimbi che hanno giochi che gli piacciono o andiamo a casa di bimbi con molti giochi.. A volte sono tentata di evitare le situazioni di socializzazione se so che queste possono portare a episodi simili, così come evito di frequentare centri commerciali, negozi di giocattoli, luoghi "consumistici" dove so che - in particolare quando è molto stanco o irritabile - ho con me una bomba a orologeria
Tipo, questo conoscente con sala giochi imballata di stupidate plasticose, che non esce senza uno zaino di giochi, beh da ieri ho deciso di evitare di frequentarlo... Non è un esempio che mi piace avere, non è uno stimolo educativo, probabilmente a questo punto per quanto mi trovi bene con la mamma, in realtà abbiamo idee diverse, boh
E poi, a prescindere, sono insofferente verso tutte quelle situazioni di consumismo: palline nei distributori fuori dai bar, giochini ovunque, edicole strapiene, tutto ad altezza di bimbo, tutto sul bancone... Esistono commercianti "amici dei bambini" o i bimbi sono solo decisori degli acquisti dellefamiglie, come insegnano i libri di marketing?
Vedo però che molti genitori non si pongono il problema, a parole si dicono d'accordo con me poi quando usciamo appunto tranquilli e pensando al parco o alla musica o che so io, incontriamo amichetti che escono dall'edicola con il giochino da pochi euro, che escono dal bar con la pallina idem... e subito allora mio figlio dice: andiamo lì prendiamo...? E io a distrarlo, a farlo ragionare che sì anche noi la abbiamo presa la pallina il giornalino qualche giorno fa (perchè anche qui, no sono integerrima, ogni tanto si fa, non tutti i giorni, non tutte le settimane ecco, ma si fa).
Ecco, mi chiedo, in conclusione: è normale mio figlio che deisdera così, a volte, oggetti etc?
E io, cosa posso fare per fargli vivere meglio la cosa? Oppure è una normale e necessaria fase di crescita?
Grazie per le vostre esperienze