E' vero, io ho un atteggiamento un po' ambivalente verso questo atteggiamento della bambina.
Alla fine lei risulta proprio essere una competitiva dentro, di quei competitivi che non sono mica insicuri di cui parla Effi.
A lei piace arrivare prima perchè le piace arrivare prima. Mica perchè sennò non si sente a posto, o non si piace.
Non so se riesco a spiegarmi. E' una cosa un po' particolare.
Le piace proprio il gesto in sè di vincere. Questa cosa l'ho vista negli anni in cui facevo sport in maniera professionistica. E l'ho vista in chi vinceva.
Io personalmente, nonostante tanto sport praticato, non sono per niente una competitiva, per niente una vincente.
A pallavolo mi son divertita finchè ero giovanissima, finchè era facile, finchè il fatto di essere più alta e forte di quasi tutte le avversarie mi permetteva di mettermi a rete e fiondare giù la palla e fare punto senza grande sforzo. QUando poi ho fatto il salto di qualità, eravamo tutte alte uguali e si trattava di farsi un gran mazzo di allenamento, beh...

Poi invece ho sempre amato e praticato professionalmente sport in cui fondamentalmente gareggi da solo, gareggi contro te stesso, con il mare, il vento... il windsurf, il kitesurf , ho anche vinto... ma non era la cosa più importante.
Invece la bambina la vedo benissimo che inizia ad avere dentro di sè uno spiritello da gara.
Che si, si, l'importante è partecipare, ma vincere è meglio.
Forse lo aveva dentro... ma la cosa è esplosa da quando è diventata inseparabile con la cuginetta.
Si sfidano continuamente, a parte qualche scivolata sono anche leali -beh, non sempre-sempre

- non sono particolarmente rosicone, ma non amano perdere e soprattutto ci tengono a gareggiare, ci tengono a vincere. E si impegnano pure. In realtà la vera competitiva è la mia, l'altra è piuttosto quello che potevo essere io da ragazzina: le piace vincere, è forte e grande, ma non poi così determinata.
Concludendo: certo che mi piace questo della bambina -come mi piacerebbe qualsiasi altra cosa sua-. Ma penso che sia un modo di vivere forse un po' stressante, soprattutto se inizi a tre anni. E' un modo di vivere anche un po' in bilico... un po' scivoloso verso crinali non poi così positivi per una bambina.
E' un attimo e rosicona ci diventi davvero. E' un attimo e diventi magari pure prepotente. E' un attimo e diventi pure abbastanza stronzetta. Peraltro io da ragazzina lo ero proprio abbastanza stronzetta

non ne vado per niente fiera e vorrei evitare che ci cascasse mia figlia.
Certo, devo mettermi in testa che lei che sembra così uguale, è diversa da me. Lei ha uno spirito diverso.
Vorrei solo insegnarle a prenderla un po' più morbida... ma non so mica se è giusto mettermi in questa battaglia, se è giusto non darle soddifazione più di tanto...Lei quasi me lo chiede di mettermi lì ad allenarla, in pratica.
Non vede l'ora che stia davvero bene. Sono anche il suo modello... vede le foto, le medaglie, le coppe, sa che corro (correvo

) veloce... Solo che mica lo sa che per me non era mica così importante vincerle quelle coppe...
Mah... per adesso è una cosa all'inizio, la danza ci aiuta ... io non ho mai danzato, proprio non è il mio...forse solo occhi aperti...
Certo che ogni tanto gli occhi li faccio

perchè non mi capacito di questa guerrierina che ci è capitata in casa, in fondo una casa di ... contemplativi... Altro che contemplare.. lei sarebbe una che mangia il cronometro... Uff. ma che fatica... ma come le vaaaaa??