Scusate la latitanza… leggevo tutto ma ancora non avevo risposto... eccomi.
Premetto innanzitutto che alla fine siamo andati via… Visto che non partire ci scocciava assai, anche perché avrebbe significato dover scaricare diverse cose dal camper che ci sarebbero servite fino alla partenza rimandata, abbiamo cercato di riflettere e la prima cosa che ci è sembrata lampante era che il fatto di stare a casa non sarebbe comunque servito da insegnamento ma ci avrebbe solo complicato la vita (a tutti, anche a lei che il giorno dopo avrebbe dovuto fare il viaggio da sveglia di prima mattina). Lo abbiamo capito perché lei non collegava affatto il non partire col non aver fatto la doccia! Sebbene io le avessi spiegato diverse volte questa cosa lei non aveva capito questo nesso. Quindi, visto che a quanto pare la cosa che più mi premeva era la coerenza con quanto detto, dopo avere capito che lei non collegava più di tanto e visto che erano le 22 e avevamo già cenato e fatto doccia mi sono un po’ arrampicata sugli specchi dicendole (per salvare capra e cavoli, cioè per partire salvando comunque la coerenza) che ora papà avrebbe provato di vedere se riusciva a fare velocemente le ultime cose per riuscire a partire.
Poi le ho chiesto di non fare più scenate del genere per qualcosa che le chiede mamma…
E lei ovviamente ha detto mai più…
Rispondendo invece puntualmente a ognuna di voi…
Rospina: non è che sia fondamentale fare doccia ogni sera, ma mi piaceva mantenerla come routine visto che è una cosa che le piace fare. Il fatto di fargliela fare col papà era un modo per farli stare insieme e per lasciarmi libera in cucina. Diversamente se il papà va a fare la doccia e lei no, significa che mi ritrovo a dover cucinare con lei che mi reclama a disegnare con lei…
Comunque riguardo a questo punto ci stiamo lavorando, nel senso che ultimamente papà aspetta il dopocena per fare la doccia e così poi la fanno insieme tranquillamente. Solo che così non risolvo il problema del cucinare e in più ci dobbiamo sorbire la puzza di officina… Comunque vabbè qualcosa lo stiamo inventando, magari diverso ogni giorno (tipo se vediamo che vuole giocare, magari giocano insieme piuttosto che fare la doccia insieme!)
Lo so che passa, ci credo… Ma infatti il mio problema è proprio come affrontare ora, perché in qualche modo devo pur fare…
Grazie Effi per le tue belle parole per me…
“Per le strategie, mi viene da dirti che ti potrebbe far bene rilassarti: ci si può rimangiare la parola, si può contrattare. La doccia sì si può saltare se la pupa non è troppo sudicia o sudata.”
In effetti mi rendo conto che l’errore principale mio è di dare delle regole assolute: non un “mamma vuole che” ma “bisogna, la regola è, si deve, se non lo fai ora non riusciamo più”, quindi poi diventa difficile rimangiarsi la parola, giustificare il cambiamento. Anche se, una volta che mi è uscita una frase come “prima di venire a tavola lavati le manine perché hai giocato in giardino e sono sporche” è difficile giustificare un cambio di rotta…
Come mi potrei arrabattare?
Cerco di coinvolgerla nelle attività che faccio, ma spesso non ne vuole sapere o altre volte si stanca in fretta (magari le lascio un compito che è fattibile per lei mentre io faccio altro, ma non lo conclude perché si è già stancata. Quindi poi lo devo fare io), e mi chiama per fare altro insieme a lei…
Io non provo nessun bisogno di allontanarla, non sento l’esigenza di avere spazi miei, ma ho materialmente l’esigenza di compiere alcuni lavori, con lei o meno. Anzi, se potessi fare tutto con lei, lo farei volentieri… Ad esempio mi dispiace molto non aver trovato uno sport che mi permetta di stare con lei… (faccio camminata in salita sul tapis roulant per ottimizzare i tempi; è capitato che facessi invece camminata all’aperto con lei in meitai, ma non è una gran soluzione perché lei vorrebbe scendere prima…)
Emme: “Te lo dico perché io sono una che legge, ragiona, riflette...e poi al primo momento di difficoltà spazzolo via tutto e urlo... come se quelle cose le avesse lette, ragionate e riflettute un'altra persona.”
Io uguale…
Purtroppo non riesco ad applicare la tua tecnica di sopravvivenza per la preparazione dei pasti perché mentre lei dorme io sono al lavoro…
Mi piacciono Emy le tue considerazioni sulla cultura del non rimangiarsi la parola. Non ci avevo mai riflettuto… E mi piace l’idea di pensare prima di chiedere, capire se la nostra richiesta può essere accettata o se è il caso di riformularla da subito…
E comunque grazie davvero a tutte per il vostro supporto e per avermi raccontato le vostre esperienze: ne ho già fatto tesoro in questi giorni!