Ciao a tutte. Scusatemi se non ho più risposto, ma sono tornata al lavoro ed ho dovuto recuperare!
E quando vi scrivo voglio avere tempo e scrivervi con calma.
Grazie per le vostre risposte.
Sicuramente il fatto che non stesse bene la scorsa settimana ha influenzato molto il suo modo di essere, e di voler stare sempre in braccio. Ma anche ora che è guarito e sta meglio, predilige questo comportamento.
A me piace il contatto, lo tengo volentieri, ma ci sono momenti in cui ho bisogno che lui stia per terra.
Oggi ho scolato la pasta con lui che piangeva aggrappandosi alla tasca dei miei pantaloni per essere preso (lo avevo appena messo giù). A lui piace mischiare con il mestolo e vedere cosa succede in cucina, ma ho paura di scolare la pasta con lui vicino per va dell'acqua bollente. Ieri aggrappandosi alla mia tasca è pure caduto.
Ho scaldato il pane per fare un toast, lui ha cominciato a dire "am am am" che per lui è un modo di dire che vuole mangiarlo. Dovevo metterci qualcosa dentro, ho dovuto farlo con lui in braccio perché non c'è stato verso di farlo stare x terra. Ho lavato le mani in bagno con lui che piangeva per essere preso.
Ecco, queste cose mi fanno innervosire, e oggi ho finito per urlare. Gli ho urlato di stare per terra, che quando gli dico 'aspetta' bisogna che ha pazienza e mi aspetta, che lui da me vuole questo, vuole la mamma cattiva e tira fuori il peggio di me.
So di aver sbagliato e infatti ho pianto anche io. Ma ci sono dei momenti in cui perdiamo entrambi la ragione. Lui inizia con questi pianti (per stupidaggini: non vuole togliersi le scarpe, vuole uscire fuori anche se diluvia, non vuole farsi cambiare il pannolone ecc ecc), io mi innervosisco, mi agito. Parlo, cerco di convincerlo, ma lui piange sempre più. Poi sbotto.
Io cerco sempre di assecondarlo: gli piace stare in giardino, cosi gli ho comprato l'ombrellino e gli stivaletti da pioggia, e passiamo il tempo a bagnarci in giardino. Ma dopo un po' bisogna che torniamo a casa altrimenti ci ammaliamo! E li sono tragedie.
Ieri alle 10 ha iniziato a farmi capire che voleva uscire. Era freddissimo, pioveva e c'era vento gelido. Non era il caso di stare fuori, cosi siamo andati in un centro commerciale (non sapevo dove andare) a spasso. Ho comprato solo un annaffiatoio, ma abbiamo passeggiato e girato senza meta. E' stato bello. Poi siamo tornati a casa, e li ha iniziato subito ad annoiarsi.
Lui a casa con me si annoia, e questo mi fa scervellare per capire il perché.
Lui ama stare fuori in giardino, e ci andiamo. Però non è possibile che non possiamo stare a casa, no?!
Ha i suoi giochi, le costruzioni, il trenino in legno, i colori, tanti libri... ma li guarda per pochi minuti e poi alza le braccia per essere preso in braccio.
Ho una casa minuscola, e girare a vuoto con lui in braccio dopo un po' mi stanca. E stanca anche lui, nonostante sia lui a chiederlo. A volte sembra che non sappia davvero come far passare il tempo. Ed io, che ammetto di essere un po' gelosa del suo rapporto con mia madre, mi convinco che lui non aspetti altro che arrivi l'ora di andare da lei.
Con lei gioca, cammina, è lui che guida il gioco, lui prende l'iniziativa.
Io invece devo sempre proporgli di fare qualcosa, perché altrimenti vaga senza idee, lo fa per un attimo (come x farmi contenta) e poi smette subito ed è di nuovo in braccio.
Questo succede principalmente quando siamo soli. Quando c'è anche il babbo a casa, e magari parliamo (nei limiti del possibile), lui a volte gioca anche da solo o cmq propone.
Scusate se ho scritto molto. Devo scappare dalle mie fatture. Ma torno presto.
Baci. M.