Anche questo mi piace molto.
troppo. non so cosa potrei aggiungere ma questa cosa della <naturalezza> delle conseguenze, anche quando estesa ad altri piani del vivere è proprio una falso modo di chiamare quello che si sceglie magari non troppo consapevolmente e non sempre arbitrariamente
mi riferisco all'esempio
Non ottenere la cena potrebbe essere una conseguenza naturale dell'arrivare a casa inaspettatamente così da non trovare niente di pronto. Ma non è una conseguenza naturale dell'essere in ritardo. È punizione pura e semplice. Coloro che puniscono dicono sempre a coloro che vengono puniti che i castighi sono le conseguenze "naturali" delle loro azioni. Non è così. Sono invece il risultato di una scelta che coloro che puniscono, o l'autorità che rappresentano, ha imposto su chi riceve la punizione.
e poi è
vero che ancora esitono fratelli umani in questo senso un pò preistorici o antistorici insomma secondo i quali bisogna sudare e lavorare come se a farlo non ci si potesse o dovesse divertire...sembrerebbe che questi tempi attualissimi siano un po' un regalo di conferma in tal senso
(anche io sono preistorica in certe cose, tranquilla tu o lettrice che mi ami o che mi odi o che non mi vedi proprio)
invece grazie ai cieli dipende un po' anche dalla visione...
in questo momento la mia, al nominare disciplina, va solo verso il senso di volerla acquisire io (per es. guadagnare 10 o più anni di vita e quindi mettermi a fare certe cose in modo da essere autodisciplinta...) ma non so se c'entra quindi
moltiplico Holt da sito a forum nella conclusione
Oltre questo c'è un'ulteriore e più profonda spaccatura, una suddivisione in nome della logica o della ragione o dell'analisi, di tutte le nostre vite e a dire il vero della totalità dell'esperienza umana in frammenti sottili e disconnessi. Alan Watts in The Book ha sostenuto che i pensatori occidentali amano dividere in parti un'esperienza che è un unico intero e sfociare in complicazioni e argomentazioni infinite nel tentativo di decidere cosa sia causa e cosa effetto. Non so se lo facciano anche altre culture. Noi di certo e ciò contribuisce molto a uccidere la gioia e il significato delle nostre vite.
ps questo libro - the Book- ce l'ho, da tantissimi anni ogni tanto lo ri.comincio senza mi pare, di arrivare a finire il primo capitolo, ci riproverò